Unione Sportiva "Montecatini calcio"
da ............ un tempo che fu  di Franco Biagini "Frankino" per gli amici

Apro una finestra sui ricordi della mia infanzia affinche attraverso di essi rimanga memoria di un tempo in cui la nostra città era di tante famiglie , che come la mia , si identificavano in veri , autentici   Bagnaiuoli  . Molti ancora si ricorderanno di mio padre LIO , osannato portiere dell'Ajaccio (Corsica) e del Montecatini ,  e  poi custode al Vecchio Campo Sportivo "Comunale" e successivamente al Nuovo Stadio , oggi "Mariotti" che a quei tempi aveva il migliore terreno di gioco dopo il "Franchi" di Firenze . Erano bei tempi vissuti forse da semplicioni , ma genuini . Dove l'essere Montecatinese  generava un campanilismo a volta eccessivo ma pur sempre pieno di intrinseco orgoglio . Dove il conoscerci l'uno per l'altro attraverso nomignoli o soprannomi era l'indice della più sincera cordialità che univa tutti quanti . Peccato che tutto questo oggi non esista più ma questa finestra sul passato teniamola aperta 
Mio padre LIO , quando era Custode , per arrotondare le poche entrate lavorava anche come Capo Cameriere  al famoso " Grande Bretagne" assieme al mitico Ramon , a Fischio (Silvano Luchi) , al Fioraio (Bracci) ed al Maraviglia .
Squadre famose venivano qui in ritiro , specialmente al nuovo Stadio , e mio padre sempre attento che tutto fosse in ordine e sempre presente anche quando , ricordo , pur infortunato ,si era rotto il menisco , provvedeva a tutto lo stesso , spogliatoi , reti , la stessa  segnatura del terreno di gioco . Il Lunedi  che poteva riposarsi assieme al Penia , a Bicchi , al Frusoni , a Pietrone Rosellini andavano a pescare allo Scolmatore , nel Serchio o nella Pescia e tornavano carichi di bei pesci . E la sera era festa per tutti . I miei ricordi si estendono ai tanti dirigenti  che hanno fatto grande il Montecatini . Pacini Mario ,Garzelli Dino , Rossi Antonio , Marino Del Rosso , Parlanti Renato (Rummino) , Silvio Rinaldi , Francesco Pancioli , Donati Donato , Bindi Renzo , Manfredo Ripasarti , Dino Scalabrino ,
Fra gli atleti che vestirono la gloriosa casacca bianco-celeste ricordiamo i portieri Testaferrata , Aiuti , Di Clemente , Vannucchi e Idillio Cei e negli altri ruoli i Taccola , i Panzica . Bigalli ,Toccafondo , Menchi , Orlando Biagi , Roberto Pinochi . Parlanti Sergio , Pancioli Eugenio , Mirto Benigni , Biagini Lio (mio padre) , Biagini Lirio (mio zio) , Biagini Alvaro . Mazzanti (il Ticco) e quelli che poi hanno vestito con merito la maglia della Nazionale Carletto Galli , Amos Mariani  e Niccolai detto Gedeone .
Voglio inoltre ricordare un giornalista , il mitico Gino Da Montecatini cosi si firmava Gino Magnani padre di Leandro .Di lui mi è rimasto particolarmente una espressione che da quale fine dicitore che era suonava cosi : Dopo l'annuncio delle formazioni disse < Se il Montecatini vince "POZZO" è un pozzo di scienza ma se perde diventa un POZZO nero . Silvano Innocenti detto POZZO era l'allenatore . E giù quà e là altri ricordi

Revival del passato

Quando gli Allievi fermavano i treni 
per il Montecatini
Eravamo negli anni 60 , al Campo Vecchio ,di via Leonardo da Vinci , era in corso l'allenamento della mitica squadra della Coppa Menti , con POZZO . Loro al centro del campo , noi , che a quei tempi ci chiamavano "Pulcini " , in un angolo a giocare a porticine . Con noi Maurizio Giorgi , oggi apprezzato pittore , che piangeva come una vita tagliata perchè voleva giocare con suo fratello  con i grandi .Ad un certo momento sentimmo arrivare il treno , allora erano a vapore di quelli che fanno "Ciuf-Ciuf" , ed un  gran stridere di freni . Giuseppe (Pino) cominciò ad urlare Liiinoooooo!! , Liiinooooo!!!! : Suo fratello Pasquale detto "Ciaulino" si era sdraiato sulla rotaie , con la scusa di prendere il sole ( facendo finta di dormire!) ed aveva costretto il treno a fermarsi . Per fortuna era rimasto incolume ma credo che la sera a casa abbia passato dei brutti quarti d'ora .Un altro che ebbe uno spiacevole incontro con il treno è stato Riccardo Bertini ,  che abitava dalle parti di via Marruota (in tema con l'argomento <M'-rrota> e per fare prima per venire ad allenarsi usava come scorciatoia passare lungo la ferrovia , purtroppo s'incrociò con la Littorina , altro treno dell'epoca , e venne risucchiato . Per fortuna salvò le gambe ma non la testa in quanto si prese una bella ricucita sulla fronte . Anche egli in seguito , assieme a più di meta squadra che aveva vinto la Coppa Turchi passò alla Fiorentina .
Erano quelli di una grande annata
" Il 1951 " . Gli allievi del " Penia "
Lirio Biagini era mio zio .
Un grosso "cruccio per me è di non potè narrà le sue gesta "carcisti'è" à sù tempi 'un si navigava in Internet . Io navigavo in INTERBALL di babbo Lio . La fortuna  ha voluto che ho incontrato un vecchio Monte'àtinese . M'ha cominciato a sciorinà un monte di aneddoti sur babbo tipo di quando perdeano 6 a 0 a Fucecchio e'r babbo , portiere , andò all'attacco e fece (artro che Ballotta!) .Poi m'ha detto di "zio" che ha gio'ato in grandi squadre , Varese , Napoli , Salernitana Casertana ecc.... Ho scoperto d'avè avuto uno "Zio Bomber" . Peccato che abbia giocato anche nel "nemi'o stori'o "IR MONSUMMANO" . 

Le Scarpe di " Rivera "
Quella mattina andai con il babbo a Pistoia , in lambretta , doveva prendere delle scarpe da gioco , tacchetti ed altri accessori . Si forniva sempre da un vecchio artigiano calzolaio di piazza Mazzini , che mi pare si chiamasse " Ferrari " . Il babbo prese la sua roba e prima di andare via il calzolaio gli fece vedere un paio di scarpe che io definii "scarpine" , taglia 38 . Egli disse che le aveva fatte per "Gianni Rivera" ma non le aveva ritirate , forse gli era cresciuto il piede !!! . Mio padre disse dammele che so a chi proporle . Tornando a casa mi disse che i giocatori di classe hanno il piede piccolo chi ha più del 43 sono degli "scarponi". Erano due scarpette meravigliose , pelle morbida , suola in cuoio rasato , i tacchetti con i chiodi , che ricordo il babbo cambiava ogni sabato ed in caso di pioggia metteva i sopratacchetti che faceva lui con la fustella ed ungeva le scarpe con la sugna (grasso di maiale) per impermeabilizzarle . Lavorava con tenaglie , l'incudine da calzolaio ed il classico martello . Al sabato ci faceva sempre più di mezzanotte perche tutto doveva essere pronto per la partita domenicale . Quelle scarpe furono date a Gabriele Giuntoli detto "Pisolo" . A quei tempi se non avevi un soprannome non eri nessuno . Cosi c'erano i vari Chiuppè , Lasciafà , Neno , Fumino , Bicchi , Muscolino , Gedeone , il Babbuino , Boccino e cosi via discorrendo , A me davano un nomignolo tutti i giorni , Ticchio , Canega , Dumbo (forse per i miei orecchi un pò pronunciati ...) ma quello che mi è rimasto e nel quale mi identifico è FRANKINO . Federico Sensi detto"Lascia fà" , giovane calciatore , per me era come un  fratello maggiore . Quando era libero dagl'impegni del calcio mi portava con lui , di solito in Marruota , dove oggi vi è il semaforo , e li c'era la baracchina di Beppe , che vendeva Frugiate , Zizzole , Sorbe , Noccioline , Lupini e qualche caramella ( i Chupa Chups sono venuti dopo) . A quei tempi le macchine erano rare . Il Presidente , Silvio Rinaldi , aveva una Giardinetta con rifiniture in legno . Il Taccola aveva il Motom e l'Orlando Romualdi una moto Indian col "Sidecar"
Altri tempi !!!!  Ma quanti bei ricordi .