Montecatini
Terme

Ieri - Oggi
Mappe e Cartine  dal 1782 al 2002

 


Uno schizzo d'epoca della zona dei bagni quando non si vedevano che poche casupole di contadini e la via che dal piano saliva sul Castello. La pianura era paludosa ed invano i montecatinesi si rivolgevano ai sovrani di Firenze, i Medici,per bonificare la loro terra. Le Fonti spargevano senza freni le acque salse per tutta la pianura ed ancora non vi era alcun manufatto per ristorare i rari concorrenti delle terme


Con l'avvento di Pietro Leopoldo si trasforma in meno di dieci anni il panorama dei Bagni: Nascono per opera dell'Architetto Gaspero Maria Paoletti le Terme Leopoldine,il Tettuccio,il Bagno Regio,la Palazzina del Principe. Comincia la canalizzazione delle acque in un vasto fognone di là dal  Rio Salsero,si traccia il Gran Viale dalla via Regia Pistoiese verso il Tettuccio


Pietro Leopoldo dona  Le Terme ai Monaci Cassinesi di Firenze. I patti sono di costruire alloggi,di ospitare gratuitamente i poveri,di curare l'assetto futuro delle Terme.Nella zona dei Bagni ora vi sono filari di alberi.piazze lastricate, canali di scolo. Prosegue la bonifica delle cosiddette "Padulette", aree malsane che sono liberate dalle acque e offerte alla fruizione dei bagnanti.


IMonaci Cassinesi costruiscono una Locanda per persone abbienti ed una Caserma o Ricettacolo per i poveri. Le fabbriche sorgono all'incrocio tra la via Regia ed il Vialone dei bagni. Di fronte vi è la palazzina del Calugi, primo Albergo di un privato ai Bagni. Sul Vialone i Padri agostiniani di Montecatini costriscono la loro Locanda che poi diverrà la Palazzina Magnani.


Dopo il periodo napoleonico continua lo sviluppo dei Bagni. Sorgono le prime abitazioni spesso adibite a locanda.
Cambray-Digny ha già dato vita alla Chiesa davanti alla Locanda Maggiore. Così si traccia anche la grande piazza centrale tra la via Regia e lo Stradone, quello che diverrà il nucleo storico del paese. Di lì a dieci anni sorgerà la stazione ferroviaria alle spalle della Chiesa e arriverà  il treno.


A fine secolo nella lottizzazione Forini, terreni ubicati dietro la Chiesa, si annoverano un'ottantina fra Alberghi e Locande.Nasce la piazza del mercato (oggi XX Settembre),il Teatro delle Varietà nel piazzale della Locanda Maggiore poi Gambrinus, l'Arena Santarelli dove sorgerà il Politeama dei Lavarini oggi Cinema Imperiale. Si gettano ora le basi del futuro piano urbanistico della Città.


Il 1905 porta l'autonomia dei Bagni, che diviene Comune staccandosi dal vecchio Castello. Il "mal del calcinaccio" assale i montecatinesi .Nascono nuovi Alberghi,ritrovi,ecc.. I Parchi termali cominciano ad essere il fiore all'occhiello della Città con l'opera sapiente di Grocco e Baragiola .Si tracciano vie e piazze nella lottizzazione Spatz-Suardi nella parte Ovest dove si allargano i confini fino al Colombaione.


Quelli a ridosso della Grande Guerra sono gli anni del massimo fulgore dell'immagine turistica di Montecatini. L'Architetto Bernardini  ha edificato l'Excelsior,è sorto il Kursaal,la Città si estende anche lontano dal centro storico. I grandi Viali si chiamano , nella toponomastica di allora, dei Tigli, delle Rose, dei Platani, della Quiete.Il programma è tutto qui: una città nel verde per una rilassata serenità.


Negli anni quaranta la Città ha ormai assunto la fisionomia di una Ville d'Eaux. Edificato il nuovo Tettuccio e completate le Leopoldine dall'architetto Giovannozzi lo sviluppo pare inarrestabile.Nascono nuovi insediamenti nella zona Est, l'area al di sotto della ferrovia si popola di case prettamente adibite ad uso abitativo. Una seconda ed imponente Stazione Ferroviaria accentua questa nuova dimensione della città.


Oggi la Città esaltando la lungimiranza dei  primi bagnaioli,offre alla sua clientela cosmopolita strutture all'avanguardia, non solo in ambito ricettivo ma anche dotandosi di Sale Congressi , Palazzetto dello Sport, Stadio,Tennis, Golf. Piscine, Bocciodromo . L'operosità incessante dei montecatinesi , ampiamente dimostrata negli anni , è un sicuro presagio di nuove fortune .