Uno schizzo d'epoca della zona dei
bagni quando non si vedevano che poche casupole di contadini e la via
che dal piano saliva sul Castello. La pianura era paludosa ed invano i
montecatinesi si rivolgevano ai sovrani di Firenze, i Medici,per
bonificare la loro terra. Le Fonti spargevano senza freni le acque salse
per tutta la pianura ed ancora non vi era alcun manufatto per ristorare
i rari concorrenti delle terme
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Con l'avvento di Pietro Leopoldo si trasforma in meno
di dieci anni il panorama dei Bagni: Nascono per opera dell'Architetto
Gaspero Maria Paoletti le Terme Leopoldine,il Tettuccio,il Bagno
Regio,la Palazzina del Principe. Comincia la canalizzazione delle acque
in un vasto fognone di là dal Rio Salsero,si traccia il Gran
Viale dalla via Regia Pistoiese verso il Tettuccio
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Pietro Leopoldo dona Le Terme ai Monaci
Cassinesi di Firenze. I patti sono di costruire alloggi,di ospitare
gratuitamente i poveri,di curare l'assetto futuro delle Terme.Nella zona
dei Bagni ora vi sono filari di alberi.piazze lastricate, canali di
scolo. Prosegue la bonifica delle cosiddette "Padulette", aree
malsane che sono liberate dalle acque e offerte alla fruizione dei
bagnanti.
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IMonaci Cassinesi costruiscono una Locanda per persone
abbienti ed una Caserma o Ricettacolo per i poveri. Le fabbriche sorgono
all'incrocio tra la via Regia ed il Vialone dei bagni. Di fronte vi è
la palazzina del Calugi, primo Albergo di un privato ai Bagni. Sul
Vialone i Padri agostiniani di Montecatini costriscono la loro Locanda
che poi diverrà la Palazzina Magnani.
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Dopo il periodo napoleonico continua lo sviluppo dei
Bagni. Sorgono le prime abitazioni spesso adibite a locanda.
Cambray-Digny ha già dato vita alla Chiesa davanti alla Locanda
Maggiore. Così si traccia anche la grande piazza centrale tra la via
Regia e lo Stradone, quello che diverrà il nucleo storico del paese. Di
lì a dieci anni sorgerà la stazione ferroviaria alle spalle della
Chiesa e arriverà il treno.
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A fine secolo nella lottizzazione Forini, terreni
ubicati dietro la Chiesa, si annoverano un'ottantina fra Alberghi e
Locande.Nasce la piazza del mercato (oggi XX Settembre),il Teatro delle
Varietà nel piazzale della Locanda Maggiore poi Gambrinus, l'Arena
Santarelli dove sorgerà il Politeama dei Lavarini oggi Cinema
Imperiale. Si gettano ora le basi del futuro piano urbanistico della
Città.
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Il 1905 porta l'autonomia dei Bagni, che diviene
Comune staccandosi dal vecchio Castello. Il "mal del
calcinaccio" assale i montecatinesi .Nascono nuovi
Alberghi,ritrovi,ecc.. I Parchi termali cominciano ad essere il fiore
all'occhiello della Città con l'opera sapiente di Grocco e Baragiola
.Si tracciano vie e piazze nella lottizzazione Spatz-Suardi nella parte
Ovest dove si allargano i confini fino al Colombaione.
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Quelli a ridosso della Grande Guerra sono gli anni del
massimo fulgore dell'immagine turistica di Montecatini. L'Architetto
Bernardini ha edificato l'Excelsior,è sorto il Kursaal,la Città
si estende anche lontano dal centro storico. I grandi Viali si chiamano ,
nella toponomastica di allora, dei Tigli, delle Rose, dei Platani, della
Quiete.Il programma è tutto qui: una città nel verde per una rilassata
serenità.
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Negli anni quaranta la Città ha ormai assunto la
fisionomia di una Ville d'Eaux. Edificato il nuovo Tettuccio e
completate le Leopoldine dall'architetto Giovannozzi lo sviluppo pare
inarrestabile.Nascono nuovi insediamenti nella zona Est, l'area al di
sotto della ferrovia si popola di case prettamente adibite ad uso
abitativo. Una seconda ed imponente Stazione Ferroviaria accentua questa
nuova dimensione della città.
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Oggi la Città esaltando la lungimiranza dei
primi bagnaioli,offre alla sua clientela cosmopolita strutture
all'avanguardia, non solo in ambito ricettivo ma anche dotandosi
di Sale Congressi , Palazzetto dello Sport, Stadio,Tennis, Golf.
Piscine, Bocciodromo . L'operosità incessante dei montecatinesi ,
ampiamente dimostrata negli anni , è un sicuro presagio di nuove
fortune .
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